mercoledì 5 ottobre 2011

Le nostre potenzialità


 Titolo: Giovane masai
Tecnica: Acrilici e pastelli su carta (20x30)

Quando osservo questo dipinto sono soddisfatta per aver colto l'espressione di questo giovane masai, così determinata, fiera e coraggiosa. Il suo sguardo mi dà la sensazione come di qualcuno che accetta una sfida, che guarda il suo bersaglio ed è pronto ad agire.
Ci sono delle volte in cui realizzo i miei dipinti perchè ispirata da ciò che leggo, da un pensiero, altre volte invece semplicemente perchè, catturata da un'immagine particolare voglio rappresentarla; ma accade anche che, dopo il mio tempo di lettura e meditazioni, dia a ciò che leggo e medito un'immagine, e questo dipinto eseguito un paio di anni fà, mi è venuto in mente dopo aver letto la storia di Gedeone nel libro dei Giudici.
Il popolo d’Israele ai tempi di Gedeone, a causa della propria  infedeltà nei confronti del Signore,  viveva in una situazione difficile e penosa, sotto le angherie dei Madianiti. Gli Israeliti non solo vivevano in paura, ma anche le loro attività lavorative, consistenti nella semina, non venivano ricompensate. Il motivo di questo loro disagio consisteva nel fatto che, quando arrivava il tempo della raccolta, i Madianiti e gli Amalechiti accampandosi, distruggevano tutti i prodotti del paese fino a Gaza e non lasciavano in Israele né viveri, né pecore, né buoi, né asini (Giuidici 6:4).
Durante tale periodo, che si protrasse per ben sette anni, gli Israeliti ormai impoveriti, trovarono il modo di gridare al Signore la propria disperazione, implorando il Suo intervento divino affinché fossero liberati. Il Signore ricordando loro, tramite un profeta, le grandi e potenti opere che ogni volta aveva fatto per liberarli dalla mano del nemico, ribadì che continuavano a prostrarsi davanti ad altri dei nonostante il Suo amore, il Suo perdono, la Sua liberazione.
Dio che è buono e misericordioso e lento all'ira anche questa volta li esaudì.
Invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai» (Salmo 50:15).
Dio si dimostra sempre disponibile a venire in soccorso a colui che Lo implora così chiamò Gedeone per affidargli la missione di liberare Israele dalla tirannia dei Madianiti.
Il saluto con il quale l’angelo del Signore si presentò a Gedeone: «Il Signore è con te, o uomo forte e valoroso!» mi ha fatto meditare perchè Gedeone non dà l'impressione di un uomo forte e valoroso. Mentre trebbiava il grano nello strettoio per nasconderlo ai Madianiti, di fronte a questa definizione da parte del Signore  rimase perplesso, anzi per Gedeone che si considerava il più piccolo nella casa di suo padre» (Giudici 6:15), era inconcepibile sentirsi definire uomo forte e valoroso.
Proseguendo nella lettura si può vedere come Gedeone fu titubante e insicuro, come poteva Dio allora definirlo tale? Gedeone inizialmente non riuscì a comprendere com'egli avrebbe potuto attuare il piano così ambizioso di salvare Israele dalla tirannia dei Madianiti.
La risposta è che Dio vedeva già le sue potenzialità.
Quando le cose di Dio si affrontano con la logica umana non è facile capire quello che Dio promette. Diversamente se interviene la fede, che è essenzialmente e sempre "certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose non si vedono" (Ebrei 11:1), la veridicità della parola del Signore sarà messa in evidenza.
Ho riflettutto sul fatto che molte volte anch'io mi sento come Gedeone, piccola, paurosa, titubante davanti ad un futuro che non conosco, anche se con un grande desiderio di servire Dio. Ma proprio quando sono debole, stanca e insicura, attingendo la mia forza da Dio mi approprio delle potenzialità che lui vede in me, nell'ubbidienza e nella sottomissione.
Dio può fare grandi cose con un cuore sottomesso a Lui, un cuore che vuol seguirlo, servirlo e onorarlo.
Ciò che ai nostri occhi rappresenta un fattore negativo, agli occhi di Dio è un fattore positivo: egli sceglie la debolezza del mondo per far apparire ciò che avviene per opera sua, affinché nessuna carne si vanti al suo cospetto (1 Corinzi 1:29) Le parole di Gesù mi danno il coraggio , la spinta ad un atteggiamento positivo e attivo.
"Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perchè andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinchè tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome Egli ve lo dia" (Giov.15:16)
"Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sè dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me" (Giov. 15:4)
Hudson Taylor, il grande missionario della Cina , disse: "Molti cristiani valutano le difficoltà alla luce delle proprie risorse e perciò osano molto poco e falliscono sempre. Tutti i giganti sono stati uomini deboli che hanno realizzato grandi cose per Dio perchè hanno fatto affidamento sulla sua potenza e sulla sua presenza con loro".
Dio stesso è quindi la sorgente da cui attingere la forza, la potenza di cui ho bisogno affinchè possa essere portata a compimento ogni opera buona che Dio ha iniziato in me.
"Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedememente preparato, perchè le compiamo." (Efesini 2:10)
Come per Gedeone, non ha nessuna importanza quello che noi pensiamo di essere o che altri potrebbero dire di noi; ha piuttosto valore quello che Dio afferma di noi.

«Il Signore è con te, o uomo forte e valoroso!»

4 commenti:

  1. Accipicchia *__* Tutto il dipinto è incredibilmente bello, ma gli occhi! Ti restituisce lo sguardo... e ha lo precisa tonalità di pelle che vorrei dare a una fata (e che non c'è verso di ottenere XD).

    un bacio grosso :*

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  2. Grazie mille cara Sonia, sei tanto gentile :)
    bacio

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